WOLF’S LAIR – TERZA TAPPA

TAPPA 3
Lunedì 13.07.2020, Forca di Penne – S. Vittorino (Caramanico Terme), 50km +1.100m

 

La terza tappa avrebbe dovuto risultare quella più soft: disegnata non tanto dall’orografia, dai km o dal dislivello ma bensì dalla meta obbligatoria costituita dalla Locanda del Barone ai piedi della Maiella, sosta imperdibile secondo le note guide enogastronomiche “GambeRay Rosso” e “Michezagolin”.
Decidiamo così di abbandonare la traccia, per andare a visitare il paesino di Corvara, un comune abruzzese in provincia di Pescara non la più famosa località in Val Badia.

 

 

L’affascinante borgo originario si sviluppa sulla ripida dorsale del Monte Aquileio e risulta abbandonato dal terremoto del 1933 come il vicino paese di Pescosansonesco Vecchio. Nel caso di Corvara però il borgo nuovo l’hanno ricostruito ben più a valle, mentre l’originario borgo medioevale in parte ricostruito in parte ridemolito da successive scosse telluriche resiste abbarbicato alla montagna qualificato come meta turistico-culturale all’interno del Parco Nazionale della Majella.

Abbandonate le biciclette a metà della rampa gradinata che collega tutto il borgo, saliamo fino alle case più alte conoscendo un anziano locale, a sua detta ex sindaco dello stesso paesino, intento a spostar pietre da un rudere all’altro.

Molte delle vecchie casette in pietra erano le cosiddette “pagliare”, perché oltre a fungere da abitazioni in parte erano depositi di fieno per gli animali. Ma l’utilizzo multiplo degli edifici era evidentemente una consuetudine, vista l’insegna di un BAR-FERRAMENTA-LAVANDERIA nella piazza principale del paese!

 

 

Il Sole alto e la quota bassa – oggi toccheremo in pratica il punto più vicino al livello del mare dell’intero giro = 200 m slm quando attraverseremo il fiume Pescara nei pressi di Tocco da Casauria – fanno leggermente sclerare il buon Gomer, che continua a criticare la strada che ho scelto di percorrere per arrivare fino a Corvara al posto di un suo presunto MIRABOLANTE TRAIL fantasmagorico… Serve qualche farmaco e soprattutto un paio di moretti alla spina ghiacciate per riportarlo nei ranghi.

 

NDR: In realtà … a bale ferme … il Gommaio aveva visto giusto anche questa volta!
La traccia rossa mostra il percorso del Wolf’s Lair verso Pescosansonesco Vecchio, quella gialla la strada asfaltata percorsa con il furgone e con le bici fino a Corvara, quella blù il possibile sterrato fino alle pendici occidentali del Monte Aquileio… Starà mica diventando finalmente saggio ?!?

 

Dopo aver calmato l’iroso villico di Draga a suon di birrette e Valium, si prosegue verso il fondovalle. Le strade si dividono e soltanto a Salle vengo raggiunto dai ciclisti che trovano il furgone per un veloce spuntino all’ombra.

Oggi abbiamo abbandonato il parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e siamo entrati nell’adiacente parco della Maiella. Mentre arranchiamo in salita verso Caramanico Terme rimaniamo sbalorditi davanti al suo maestoso profilo orientale. sembra un grandissimo Taiano e si comprende immediatamente perché quando innevato sia una frequentata meta scialpinistica.
Con il furgone raggiungo Salle e preparo uno spuntino per i ciclisti, oramai è ora di pranzo!
Grazie alla Sibilla, a sua volta un po’ stanchina, riparto in sella verso le terme di Caramanico.

 

 

Il bello del mezzo d’appoggio, che quando tutti stan bene nessuno avrebbe voglia di guidare, è proprio in questi casi un toccasana! E’ infatti palese che Sandra e Raimondo pedalerebbero anche sui muri tanto sono allenati, Bogotà si difende alla grande mentre Sibilla arranca per il mancato allenamento e l’Oracolone… sorride e canta felice solo quando la strada è in discesa! E neppure sempre, dato che certi sterrati con la gravel non sono proprio da mani in tasca!

In anticipo sulla tabella oraria arriviamo alla Locanda dove praticamente entriamo in un mondo fatato.
Le dicerie dei vecchi saggi si dimostrano pura e sorprendente realtà. La conduzione famigliare, sobria ed elegante, non solo ti accoglie e ti fa sentire come a casa, ma soprattutto ti propone una cucina con i più ricercati prodotti della zona preparati con una cura ed una passione maniacale. Alla fine la mezza pensione sarà del tutto in linea con le altre sere che ci aspettano, con la differenza che qui il cibo, il vino e l’attenzione al cliente toccheranno il loro apice.

 

La millefoglie di cipolle dello chef della Locanda del Barone
da sola merita una didascalia !!!

Dopo una super cena degustazione simile ad un cenone di fine anno tutti spariscono improvvisamente nelle rispettive stanze… c’è poco da scherzare, oggi abbiamo riposato ma domani si fa sul serio!

 

Qui potete scaricare le tracce di tutte le tappe: TRACCE WOLF’S LAIR

 

Roberto Gava – Oracolo

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