TRIESTE – CHERSO

Con l’arrivo dell’eterno Oracolo accompagnato dalla badante Sibilla, ieri sera alle 22:10 si è concluso il suntuoso giretto sulle principali isole quarnerine.

Cerco di riassumerne i punti notevoli:

DAY 1 – Partiti da Moccò e recuperato il Gomer a Draga, salutati da una ridanciana Chiara pasticcera, ci si dirige verso la Ciceria.
Data l’assenza di ristori lungo il percorso ci si ferma per un “giardinetto” dalla donna coi baffi, che più che giardinetto è una foresta di selvaggina affettata.
Si riparte verso Racja Vas ed il Veprinacki Put; quindi si decide di “anticipare” la fatica salendo all’Alpe Grande. Sulla cima del Mali Planik arrivo praticamente strisciando, ma dopo la prima discesa ripida, il traverso verso Poklon è veramente una cavalcata trionfale.
L’accoglienza del rifugio è di prima qualità: prelibatezze innaffiate da una superba Paulaner alla spina, e poi una mezza pensione da leccarsi i baffi!
A nanne nelle rispettive stanze per il sonno dei giusti.
Il mio garmin (da casa) parla di 63,64 km con 1.650 m di dislivello in poco meno di 6 ore di movimento – Tappa oramai nota addolcita dal traverso in quota per il passo Poklon.

 

 

Qui il link all’attività Strava: Trieste-Cherso Day 1


 

DAY 2 – Mentre da Trieste partono Steve, Gianfri e Toffa con le bdc, noi passiamo Vela Ucka e iniziamo a “tagliare” bassi evitando di salire in quota fino alle case di Mala Ucka. Naso ha letto le carte al solito con attenzione, e dopo un attimo di suspence per superare su single track un enorme canale detritico, riprendiamo la sterrata che ci riporta su terreno noto a scavalcare il crinale. Come da programma giunti a Sv. Helena prendiamo una pista che decisa prosegue nella direzione voluta.
Alcuni strappi rallentano le media, ma ben presto siamo sopra a Brsec (Bersezio). Qui la sterrata principale chiude inesorabilmente, ma il sentiero che scende dal Sisol consente di raggiungere un’altra carraia più bassa che in breve ci porta all’asfalto e quindi all’imbarco.
Abbiamo anche il tempo di assaggiare delle leccornie nel ristorante con vista sopra la centrale di Fianona, poi si scende velocissimi a Brestova dove ci raggiungono in perfetto orario i tre velocisti.
Sbarchiamo a Porozine alle 16:00 e lì, ognuno con il proprio ritmo, ci si spalma sul nastro asfaltato verso Cherso.
Gli odori delle erbe isolane aiutano la faticosa e lunga salita. Poi tratti veloci tra grifoni che occhieggiano. La bella discesa verso Cherso e l’ultima salita di giornata verso Loznati.
Per i sette in MTB i km oggi sono 75,36 il dislivello 1.178 m, 5 ore e 20 minuti il movimento, gli stradisti a sensazione hanno numeri doppi… almeno di km e dislivello!
Per motivi di privacy non posso citare nulla della cena vegana a cui abbiamo DOVUTO presenziare, rimane il fatto che la pietanza principale era e continua a rappresentare il principale significato dell’intero tour ciclistico. Bukaleta una garanzia di sapori e genuinità.

 

 

Qui il link all’attività Strava: Trieste-Cherso Day 2


DAY 3 – Il ritorno si è svolto precisamente come ordinato dal capo spedizione non partecipante prof. Ardito Gavesio, noto geologo nonchè esperto delle vie urinarie sotto stress. Prima dell’alba due giovani esploratori (Ray e Wally) erano partiti verso la terraferma con l’obiettivo di salire a bordo dell’ultimo bus che da Fiume riporta a Trieste i ciclisti scoppiati o comunque i ciclisti previdenti che prima della partenza avevano già acquistato il biglietto!!!
Solo dopo una congrua colazione si sono messi in movimento gli altri otto consoci, che hanno preso il traghetto successivo (Merag – Valbiska 10:00).
Da segnalare la vecchia strada sterrata che porta all’imbarco… veramente ripida e piena di significati, ogni ciottolo raccontava la sua storia, fatta di fatica e abnegazione.
Dopo una breve sosta all’approdo su Veglia, il gruppetto iniziava a macinare i (tanti) chilometri verso il ponte di Tito, Buccari e la città di Fiume.
Mentre i giovani esploratori stavano concludendo le loro fatiche nel tragitto dalla stazione verso le rispettive dimore, gli altri otto indemoniati cercavano di farsi spazio nell’intenso traffico tra Fiume e Matulje.
Poco prima di Permani, decidevo assieme alla Sibilla di staccarmi dal gruppo. Cioè, era da lunedì che ero costretto nelle retrovie, ora però le mie medie non erano più compatibili con quelle degli altri e dovendomi attendere si sarebbe fatto buio.
Davanti ad un’ultima pivo bevuta assieme avveniva il distacco: Steve, Gianfri e Toffa aprivano la strada a Gomer, Naso e Borgazzo verso Zajane, Mune e Vodice, mentre io e Chiara proseguivamo verso Rupa.
La scelta obbligata si è poi dimostrata valida anche questa volta: il traffico che ci aveva stressato fino a Matulje è scomparso (grazie all’autostrada), e in seguito grazie alla coda chilometrica del confine, ha di fatto diradato tutto il traffico pesante che, grazie alla carreggiata piuttosto larga, non ci ha mai creato problemi.
Quando gli amicici giungevano a Vodice, dopo la salitella dell’omonimo passo, io e Sibilla concludevamo la nostra ascesa a Pasjak. Da lì non ci sono più salite impegnative, e gli ultimi 40 km verso casa scorrono veloci.
Mentre con le luci (per segnalare la nostra presenza più che illuminare la via) passavamo Obrov, Markovscina, Materja, Tublje ed infine Kozina, gli altri concludevano spargendosi tra ciclabile e asfalto verso la città.
Io e Chiara brindavamo quindi con le ultime birre grandi questa tre giorni fantastica in quel di Na Burje.
Km 144,60 – 1.911 m di dislivello in 9 ore e 5 minuti di pedalate.

 

 

Qui il link all’attività Strava: Trieste-Cherso Day 3


 

TOTALE MTB 283,60 km – 4.739 m dislivello – circa 20 ore di movimento

MTBikers : Oracolo, Sibilla, Naso, Gomer, Borgazzo, Ray e Wally

BDCikers : Steve, Gianfri e Fabio Toffa.

Gruppo Vulkan MTB Trieste + Wally “simpatizzante” nonché traduttore e produttore diretto di effetti sonori nonché rumori molesti.
Considerazioni finali: Son proprio contento! Un giro che due anni fa gavevo fatto solo soletto xe diventado un giton con diese (anzi nove) castroni ed una meravigliosa Sibilla!
Bravi tutti, cocoli e de totale e serena coabitazion. Semo stadi proprio ben. No conta solo allenamento, gambe e testa .. ghe vol anche star ben assieme e credo che proprio cusì sia stado.
Pecà per quei che no ga rivado a vegnir… ma d’altro canto se tratta sempre de coglier l’attimo, e no tuti ga la fortuna de ciaparlo (l’ATTIMO !!!)

Bacincili a tutti!!! GRAZIE SPIRITO VULKAN!!!

Oracle

 

Lascia un commento