DOLOMITISUPERVULKAN 2018

La Dolomiti Superbike non è semplicemente una gara. E’ un grande evento, la prima vera Marathon internazionale da migliaia di iscritti, ancora oggi, checchè se ne dica, un esempio per quanto riguarda l’organizzazione. E’ in grado di far sentire l’aria di sfida a tutti gli oltre 4.000 partecipanti e per questo motivo molti vi ritornano. Anche quattro dei nostri sono partiti da Villabassa sabato 7 luglio in sella alle loro mountainbike, e tutti erano alla quarta o quinta partecipazione.

 

NICOL GUIDOLIN PIU’ FORTE DELLA SFORTUNA NELLA GARA CORTA

59 km e 1.785 m di dislivello per la “corta”. Nicol Guidolin partiva tra le favorite per il podio dopo il quarto posto assoluto del 2016 ed il terzo dello scorso anno. Ed infatti fin da subito Nicol si è trovata in lotta per le posizioni di vertice, con distacchi veramente ristretti fino a metà gara, quando purtroppo la sua gomma anteriore si è afflosciata a causa di una foratura. Lo stratagemma della colla e del nastro adesivo hanno funzionato, ma la nostra atleta a quel punto aveva perso molti minuti e diverse posizioni. Il podio assoluto era ormai sfumato, ma rimanenva la voglia di lottare fino alla fine e di recuperare quante più posizioni possibili. E così è stato. Nicol nell’ultima parte di gara è riuscita a scalare diverse posizioni ed a concludere prima di categoria e quinta assoluta, meritandosi ancora una volta la cerimonia di premiazione sul palco ed i complimenti personali dell’organizzatore che si rammaricava di non averla vista lotta fino all’ultimo per il podio.

 

 

 

 

GLI UOMINI VULKAN TUTTI IMPEGNATI NELLA LUNGA

119 km e 3.357 m di dislivello per i nostri tre portacolori Walter Sanzin, Andrea Giorgio e Giovanni Delle Fave. Quest’anno, come per tutti gli anni pari, il percorso girava in senso antiorario, quindi con l’ascesa a Prato Piazza all’inizio e Malga San Silvestro nel finale con in mezzo il Baranci, la Croda Rossa e il Monte Elmo. E’ il giro più lungo, con più dislivello e con le pendenze medie più ripide. E’ una gara dura anche se non ci sono difficoltà tecniche significative.

Walter Sanzin, reduce dalla spedizione del CIM in Bolivia, nonostante professasse di avere poco allenamento è riuscito a portare a termine la gara in qualche minuto in meno rispetto allo stesso giro del 2016, senza tra l’altro accusare i soliti crampi alle gambe! Anche se probabilmente il merito di questa sua prestazione positiva va attribuito agli integratori gel che per la prima volta ha usato in gara e al fatto che la sera prima ha evitato di esagerare con le libagioni, a noi piace pensare che il “Gomer”, come un buon vino, invecchiando migliori . Tra dieci anni ce lo apsettiamo sul podio assoluto!

Andrea Giorgio, nonostante fosse alla sua quinta partecipazione consecutiva, era alla prima esperienza sul lungo in questo senso di marcia. Le sue prime parole all’arrivo ci hanno fatto intuire la sua grande fatica nell’affrontare salite così ripide e se non conoscessimo la sua dedizione per questa manifestazione ci verrebbe da pensare che si sia quasi pentito della scelta. Ma visto che lo conosciamo sappiamo già che il prossimo anno lo rivedremo al via della Dolomiti Superbike.

L’unico Vulkan che non è giunto al tragurado è stato il sottoscritto, il quale ha dovuto fare i conti con un problema al “soprasella” che lo tormentava già da qualche giorno.
Ho girato i tacchi esattamente a metà gara quando ormai stavo per scollinare sulla Croda Rossa. Mi rimane comunque la consolazione del fatto che fino a quel momento stavo conducendo una buona gara, forse superiore alle mie aspettative. Ci riproverò il prossimo anno!

Arrivederci Dolomiti Superbike. l’appuntamento è fissato per il 13 luglio 2019!

 

 

 

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