CARSO TRAIL – 11-12 MAGGIO 2018

Brevi note di una “escursione veloce” di 310 km: il Carso Trail.
Alla partenza ci sono 280 ciclisti, di cui diversi stranieri, ed altrettante bici ben distribuiti in diverse tipologie:

⦁ Il “super agonista” con un fisico tirato da ciclista palestrato, sempre dotato di full o front di altissima gamma con bagaglio minimal, che conta di non dormire, di fare la pipì direttamente dal sellino e fare tutto un tiro:
SUPERMAN

⦁ L’”agonista” che fisicamente è uno sportivo, dotato sempre di una bici di cui sopra ma in questo caso il bagaglio è più consistente, sempre restando nel limite di una gita veloce; questo conta di farla in due giorni, fermandosi a dormire da qualche parte e scendendo dalla bici almeno per fare la pipì:
AGONISTA SFEGATATO

⦁ Il “normale” che fisicamente regge bene, ma usa la bici saltuariamente e che anch’essa è normale come lui, di media gamma e con un bagaglio bilanciato per fare 3-4 giorni di puro divertimento in bici gustandosi ogni singola pedalata in un ambiente straordinario e appagante, fermandosi ogni qualvolta ne sente il bisogno per una foto o per mangiare un piatto di gnocchi nella gostilna di turno.
MEDIOBIKER

⦁ Infine ci sono i personaggi che non riesco ad etichettare bene: fisicamente potrebbero essere giocatori di bocce rionali, alcuni con maniglie dell’amore sparse un poco dappertutto, con una bici anni ’70-’80, rigorosamente in acciaio, forgiate in qualche altoforno sovietico equipaggiate con portapacchi in ghisa, borse in tela catramata, parafanghi, cavalletti, almeno 4-5 borracce, tende, sacchi a pelo, specchietti, e mille altri accessori fra i più diversi, che sanno quando partono ma, come moderni esploratori dei sette mari, non sanno quando ritorneranno! Hanno preso aspettativa di almeno sei mesi dal lavoro per essere sicuri di farcela in tempo!
BIKER D’ACCIAIO ma anche un poco di GHISA

 

 

 

 

Io per pudore non dirò a quale categoria appartengo. In ogni caso puntuali alle 8.30 si parte.

 

 

Il ritmo, data la distanza da fare, è opportunamente cauto e su ogni salita, invece di spingere come un forsennato, tiro il freno a mano e mi impongo un ritmo soft… alla fine sarà quello che mi salverà.
Dopo una ventina di chilometri il gruppo si sgrana ma appena si incontra una fontana o nell’attraversamento dei paesetti carsici dove si trova qualcosa da mangiare, un incontro con uno o più dei tuoi simili è assicurato.
Arrivati nella ciclabile della Val Rosandra dopo un centinaio di chilometri il cielo si oscura ed un temporale minaccioso si forma; per fortuna sarà poca roba e solo una pioggerellina ci accompagnerà nella salita verso il Taiano, ma non prima di aver fatto una sosta rigeneratrice al bar Fontana a Cosina dove Neva come sempre rincuora e rinfranca il maschio ciclista (chi sa sa….chi non sa….che vada!)
La discesa del Taiano, Artuise, la valle del Timavo e Senosece arrivano in un lampo..(!?!) e alle 20:20 sono a Sajevce dove avevo avuto cura di prenotare nell’agriturismo di Boris.
Doccia, birre, jota, klobase e nanne sono tutte cose da fare in rapida sequenza.
La mattina dopo con calma alle 8.00 si riparte.
La giornata promette bene, la gamba regge ed il sedere parla ma senza urlare ancora: ottimo!

 

 

 

 

Il percorso è sempre magnifico sui bei sterrati della Selva di Piro e di Tarnova. Alle 14:30 una sosta al rifugio Bavcerja sul Caven è d’obbligo con il suo delizioso strudel.
Il classico temporale pomeridiano si crea improvvisamente e la temperatura scende, ma per fortuna anche noi dobbiamo scendere di quota e sull’Isonzo tutto ritorna normale.
Anche oggi Nova Gorica, Merna, San Michele e la Rocca di Monfalcone si susseguono veloci (mica tanto), e alle 19.50 dopo 310 km sono di nuovo a Marina Julia.
È stata una bella esperienza e durante gli ultimi 50 km mi ero ripromesso di non farla mai più… ma già sotto la doccia…. non ne ero più tanto sicuro!!

Alcuni dati per la statistica:

1° giorno – 170 km con 3024 metri di dislivello in 11 ore e 45 alla media pedalata di 16,4Km/h
2° giorno – 140 km con 2550 metri di dislivello in 11 ore e 50 alla media pedalata di 16,0Km/h

Partiti in 280 di cui 43 arrivati prima di me.

Steve – Stefano Travisan

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