20ª LANARO GRANFONDO – 6º MEMORIAL GLAVU
“Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”. E molte cose sono cambiate negli ultimi due anni passati dall’ultima Lanaro Granfondo disputata in presenza nel 2020. Eppure il risultato non è cambiato: è stata una festa di sport e aggregazione, preziosa per noi del Vulkan e per il panorama sportivo locale. Gli attestati di stima da parte di molti partecipanti non sono mancati e questo ci inorgoglisce e ci fa capire che abbiamo percorso la strada giusta.
Ma non è stato facile.
Come dicevamo molte cose sono cambiate dall’ultima Lanaro Granfondo, tanto da farci pensare a quella di quest’anno come ad una nuova “edizione zero”. La pandemia ha cambiato le modalità con cui gli eventi vanno pensati e organizzati facendoci partire da zero su molti aspetti che nelle passate edizioni parevano scontati. E’ stata la prima LGF con al timone del Gruppo Vulkan il nuovo Presidente Stefano Venier con il suo nuovo direttivo. E poi ci sono i nuovi soci che per la prima volta hanno vissuto la LGF dal di dentro.
Altre cose, per fortuna, sono rimaste le stesse. La stessa voglia di fare (se non di più), di divertirsi. La voglia di ricordare insieme Glavu alla fine della giornata di gara. E quei meccanismi rodati all’interno del Gruppo Vulkan durante la Lanaro Granfondo che fanno sì che tutto funzioni anche se fino ad un minuto prima della partenza non si è mai sicuri di come possa andare.
Ma veniamo alla gara, anche se molti dei lettori appasionati di sport locale già sapranno com’è andata a finire questa LGF.
Daniel Pozzecco (Flamme Rouge) vince la sua sesta LGF in sella alla sua MTB in 1h 27’28”. Non si consuma l’annunciata sfida per la vittoria con Roberto Vidoni, che nel 2020 aveva interrotto la serie di vittorie proprio di Pozzecco, poichè il portacolori della Cottur buca a metà gara mentre lotta nelle posizioni di testa ed è quindi costretto alle retrovie. Sul podio salgono Miran Bole (Flamme Rouge), abituato ai piani alti della classifica della LGF, che chiude in 1h 30’43” e Lorenzo Bartulovich, 1h34’24”.
Tra le donne vince Nicole Fedele (Sportway Cycling Team) con il notevole tempo di 1h 49’52” alla sua prima partecipazione. A Lara Kocjancic (MBC), 1h 54’20” va la seconda posizione ed il podio si completa con Elisabetta Feresin (Flamme Rouge) che chiude in 2h 10’26”.
Tra i podisti la spunta Gabriele Farra (Sienarunners) in 2h 32’55” già protagonista di alta classifica nelle ultime edizioni. Gli atleti dell’Aldo Moro Paluzza Simon Strnad e Alberto De Cristini si sono spartiti gli altri due posti sul podio arrivando pratiamente insieme sulla linea di arrivo (rispettivamente 2h 38’01” e 2h 38’07”). Matteo Vecchiet, tra i favoriti in partenza e nelle prime posizioni nelle prime battute di gara, si è dovuto ritirare.
Senza storia la gara femminile vinta con distacco da Cinzia Salvi in 3h 15’19” davanti a Eva Paternoster portacolori del Val Rosandra(3h 35’56”) e a Susana Emperatriz (Free Runners) che fa segnare il tempo di 3h41’.
Menzioni d’onore per il giovanissimo Enrico del Gallo (classe 2006) del Federclub Tecnoedile che tra i ciclisti è riuscito a chiudere al quatro posto assoluto in 1h36’01” e al sempreverde Umberto “Umbo” Bordon, che di Lanaro Granfondo di corsa non se ne è fatta sfuggire nemmeno una.
Chiudiamo con i ringraziamenti.
Grazie a tutti gli atleti che hanno voluto cimentarsi fino in cima al Monte Lanaro, chi per la prima chi per l’ennesima volta. Grazie alla Società Alpina della Giulie che rende possibile la LGF e che quest’anno ci era vicina in cima al Lanaro con il Presidente Paolo Toffanin che ha potuto premiare i vincitori. Grazie alla Cartoleria Diemme che come sempre ci supporta per la consegna dei pettorali. Grazie agli sponsor che ci hanno fornito i premi, Avventura Due, SP Bike, Sportler. Grazie per il patrocinio al Comune di Sgonico. Grazie ai Comuni di Trieste, San Dorligo della Valle e Monrupino. Grazie alle Forze dell’Ordine che ci hanno aiutato negli attraversamenti.
Un ringraziamento speciale va come sempre al Corpo Nazione Soccorso Alpino e Sopeleologico e all’equipe medica.
Grazie a noi tutti, soci del Gruppo Vulkan.
Gruppo Vulkan MTB