RICOGNIZIONE IN VELEBIT – 09/2024

Settembre 2024

Trieste-Ciceria-Platak-Fuzine-Vratnik-Krasno-Zavizan-Stirovaca-Ravni Dabar

In previsione di futuri nuovi giri in MTB nel profondo Velebit, il terzo w.end di Settembre, sebbene le zone siano state già oggetto in passato di numerose gite ciclistiche e non in questi posti incontaminati, alcuni Vulkans decidono di fare una ricognizione motorizzata per verificare alcuni nuovi sterrati da proporre in futuro ai propri Soci.

Partenza Sabato mattina da Trieste, inizialmente su asfalto con direzione Podgorje, Vodice, Permani, Klana.

Da qui si imbocca lo sterrato che porta alla piana di Gomance attraversando il “Passo della Morte”


Si prosegue nella magnifica piana, si passa Platak e dopo aver attraversato bellissimi boschi si arriva a Fuzine

Da qui si prosegue verso Vratnik e da qui si comincia con gli “esperimenti”.

Seguiamo uno sterrato che mantenendosi alto dovrebbe consentirci di arrivare ad Oltari senza perdere troppa quota.

I panorami sono una garanzia.

 

La ricognizione da i risultati sperati e dopo un pò di saliscendi su fondo non sempre ben battuto sbuchiamo sull’asfalto poco prima del bivio di Oltari per lo Zavizan.

Ancora qualche chilometro e siamo a Krasno, dove ci fermiamo per la notte da “Jure”, locanda già nota ai Vulkans in quanto luogo utilizzato come base per giri di più giorni in MTB in passato.

Al risveglio un’altra splendida giornata si preannuncia ai nostri ricognitori (da queste parti è già un miracolo se non piove. due giorni di sole senza nuvole sono quasi un miraggio).

Alle 09:30 nella pace della valle di Krasno con una improbabile musica peruviana che proviene dalla segheria, siamo pronti a partire

Subito fuori Krasno (direzione Stirovaca) prendiamo il bivio a destra (sterrato una volta ed ora in fase di asfaltatura) per collegarci alla strada che arriva da Oltari.

Paghiamo l’ingresso al Parco dello Zavizan (7 € a persona) e proseguiamo fino al parcheggio sotto il rifugio.

Subito abbiamo l’ incontro con la transumanza dei cavalli che liberi girano per il parco

Saliamo sul monte di fronte al rifugio dal quale si ha una vista mozzafiato sul mare e sulle isole

E la mente torna subito ai primi di Marzo del 2013 quando, con 5 metri di neve, 4 Vulkans dopo aver dormito al bivio di Oltari nel furgone dell’Oracolo, si sono svegliati a notte fonda sotto una bufera di neve, si sono messi gli sci e con le frontali accese sono saliti fin qui per vedere l’alba.

Quella qui sotto è la foto di oggi

 

Questa, con inquadratura spostata sulla sinistra di qualche decina di metri, quella fatta a Marzo del 2013

E questa la vista dalla vetta oggi

Passaggio in rifugio per una pivo e poi, visto che con i mezzi non si può percorrere la sterrata che dallo Zavizan porta a Stirovaca, scendiamo nuovamente fino a Krasno per raggiungere la fonte di Stirovaca.

Sosta veloce per il tempo di un panino (preparato questa mattina durante la colazione a Krasno visto che non ci sono possibilità di ristoro lungo il percorso odierno) e poi si riparte alla volta di Ravni Dabar.

Nonostante questi posti siano ben noti, non ci si può non emozionare alla vista dello spettacolo della natura incontaminata e del carsismo di queste zone

 

Passate le gallerie ed altri affioramenti di “Fossilandia” (chi sa sa)

raggiungiamo l’ampia dolina alla cui base c’è l’ex scuola di Ravni Dabar, oggi rifugio gestito da Mile, che sarà la nostra meta odierna.

Prima di scendere proseguiamo per qualche centinaio di metri per raggiungere il belvedere

per tuffarci poi in dolina e prendere possesso del rifugio

Alle 18:00 siamo in rifugio ma l’amara sorpresa è che non c’è il gestore (Mile) ed è tutto chiuso.

La causa non è del gestore ma di Naso che ha sbagliato a comunicare a Mile la nostra data di arrivo….

Il ricovero invernale è aperto ma è impraticabile…. e l’ispezione del perimetro del rifugio non porta a nessun risultato utile…

Stante le previsioni meteo stabili, si opta per la soluzione “All Stars”.

 

Passata la “notte stellata”, pronti a partire 

alla volta di Kubus

Proseguendo poi le ricognizioni verso l’interno passando per Gospic, Perusic (zona Lika) Otocac, Vratnik, per arrivare in zona Senj al tramonto

per il rientro a casa in serata dopo esserci riempiti gli occhi per tre giorni con paesaggi incontaminati ed aver acquisito importanti informazioni per le prossime scorribande in MTB da queste parti.

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